EMDR
EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) e CFT (Compassion Focused Therapy).
Cos’è l’E.M.D.R.(Eye Movement Desensitization and Reprocessing)
L’EMDR è un metodo di psicoterapia che si basa sulla desensibilizzazione e la rielaborazione di eventi traumatici attraverso la stimolazione bilaterale (movimenti oculari o tapping).
Gli eventi traumatici si distinguono in
- eventi con “T” maiuscola, in cui, vi è stato rischio per l’incolumità propria e/o di persone vicine, rientrano in questa tipologia i suicidi, i lutti, gli abusi, violenze (subite e/o assistite), le aggressioni, le rapine, le catastrofi naturali e le malattie.
- eventi con t” minuscola, in cui, ciò che è stata minacciata è l’immagine positiva della propria persona, delle proprie capacità e della propria identità. Solitamente sono eventi ripetuti che derivano dalle relazioni con le altre persone. I traumi da relazione.
L’EMDR è un metodo scientificamente, valido ed efficace. E’ riconosciuto dal Ministero della Salute italiano, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dall’American Psychological Association e dal National Institute of Clinical Excellence.
l’EMDR permette di ripristinare il meccanismo naturale innato del nostro cervello, l’Adaptive Information Processing (AIP)
Il nostro cervello ha la capacità innata di elaborare anche gli eventi traumatici.
Le esperienze dei primi anni di vita, potranno influenzare (favorendo o ostacolando) questa capacità innata di elaborazione. Le bambine e i bambini che sperimentano trascuratezza, abusi, umiliazioni o perdita, svilupperanno emozioni così intense, da rimanere “bloccate e isolate” nella parte più profonda ed emotiva del cervello (il sistema limbico sottocorticale) generando interferenze sullo sviluppo nei nostri comportamenti.
Questa interferenza è una disconnessione, “un corto circuito” tra la parte superiore del cervello, che ci permette di pensare (la corteccia cerebrale) e la parte emotiva, che ci permette di sentire. Vi sarà così, una sovrapposizione tra passato e presente.
Il passato, in questi casi, risulta isolato dalle altre reti di memoria.
L’evento traumatico, associato alle sue informazioni, (pensieri negativi, immagini, emozioni e sensazioni disturbanti) risulta sempre attuale.
Spesso il malessere si palesa attraverso sintomi fisici, emozioni intense o comportamenti disfunzionali, senza che ci sia una chiara connessione con il trauma.
Quando un trauma non viene elaborato, può manifestarsi in modi sottili e difficili da identificare nella vita quotidiana. Questa mancanza di consapevolezza rende complicato per la persona capire il collegamento tra il proprio malessere e le esperienze traumatiche passate.
Questo fa si che, la presenza nel quotidiano dell’evento traumatico non venga riconosciuta, diventa perciò impossibile ricondurre il malessere del presente agli eventi traumatici vissuti.
Nel quotidiano diventa quindi particolarmente difficoltoso riconoscere le reali ragioni all’origine del proprio malessere.
In questo, il metodo EMDR si è dimostrata di grande efficacia.
La psicoterapia attraverso l’EMDR “libera” gli eventi intrappolati nella parte emotiva ripristinando la connessione tra la parte pensante e il resto del bagaglio esperenziale. In questo modo il ricordo dell’evento rimane ma la sua portata traumatica riprogrammata, i sintomi, il disagio e i comportamenti disfunzionali annessi al trauma si risolveranno.
Il nostro cervello attraverso la AIP immagazzina, come un enorme archivio, tutte le esperienze che viviamo, sia positive sia negative, in modo che le informazioni ad esse associate (immagini, pensieri, emozioni e sensazioni) siano naturalmente elaborate e integrate con altri ricordi/eventi, precedentemente archiviati.
Questa AIP permette di collocare l’esperienza nel passato, distinguendola dai vissuti attuali, viene inoltre attribuito un significato alla luce di tutte le altre esperienze di vita.
Questa complessa e armonica rete di ricordi sarà ciò che abbiamo appreso su noi stessi, sugli altri e sul mondo e rappresenterà lo strumento per affrontare gli eventi e le sfide future.
Ogni nuova esperienza formerà nuovi collegamenti tra le reti neurali del cervello, permettendo di rimodulare continuamente le dimensioni del passato, del presente e del futuro, attribuendo nuovi significati alle tappe della storia personale.
Cos’è la CFT la Compassion Focused Therapy, in italiano Terapia Focalizzata sulla Compassione.
“La compassione è il coraggio di calarsi nella realtà dell’esperienza umana”
Paul Gilbert
E’ un recente approccio che rientra nelle Psicoterapie Cognitivo-Comportamentali basate sulla Mindfulness.
L’esperienza del gruppo di ricerca di Paul Gilbert nel Regno Unito, si è concentrata su pazienti che erano particolarmente resistenti alla psicoterapia cognitivo-comportamentale tradizionale. L’osservazione clinica ha permesso di capire come, elementi centrali di mantenimento della sofferenza, fossero legati ai meccanismi interni di auto critica e auto colpevolezza e alle emozioni di senso di colpa e vergogna.
La presenza di una forte critica rivolta verso sé stessi e la tendenza ad auto-colpevolizzarsi rappresentano un ostacolo e un “intoppo” al miglioramento.
I ricercatori guidati da Paul Gilbert, hanno notato come la ristrutturazione cognitiva e quindi la consapevolezza e la riformulazione dei pensieri disfunzionali su di sé, verso gli altri e verso il modo, era utile ma non sufficiente per raggiungere il benessere psicologico ed emotivo completo.
Secondo Gilbert alla base di una forte auto critica c’è uno squilibrio, derivante nell’infanzia, nei sistemi di regolazione delle emozioni. Secondo l’ottica evoluzionistica della CFT nel cervello umano, in quanto cervello mammifero, esistano tre sistemi cerebrali che guidano la regolazione delle emozioni
IL SITEMA DI MINACCIA (RANGO)
Ha la funzione di individuare rapidissimamente tutto ciò che rappresenta una minaccia per la nostra sicurezza. Il nostro cervello, appena captato un pericolo, emetterà una serie di segnali e cambiamenti grazie ai quali ci potremmo mettere in salvo.
In pochi millesimi di secondi sperimenteremo ansia, rabbia o disgusto che ci spingeranno ad agire prontamente per proteggerci e salvarci. Il nostro corpo, attraverso l’azione, risponderà alla minaccia attraverso la fuga o la sottomissione.
IL SISTEMA DI ESPLORAZIONE E RICERCA DI RISORSE (VITALITA’)
Ha la funzione di motivarci a cercare le risorse di cui abbiamo bisogno a diversi livelli; dal cibo e il sesso, al migliorare noi stessi e fare nuove alleanze. Da qui ne derivano principalmente emozioni energizzanti, desidereremo raggiungere nuovi obiettivi e potremmo gioire dei successi e delle ricompense raggiunte.
IL SISTEMA CALMANTE (SICUREZZA)
Ha la funzione di promuovere i comportamenti sociali affiliativi, il senso di appartenenza, la capacità di instaurare relazioni interpersonali intime e stabili. La caratteristica è che si può attivare solo si ha risorse sufficienti, cioè quando non si è nel sistema di rango, in cui appunto serve fronteggiare minacce o pericoli.
Le principali psicopatologie secondo questo approccio derivano da squilibri tra questi tre sistemi.
L’obiettivo principale della Compassion Focused Therapy è quindi il ripristino dell’equilibrio tra i tre sistemi di regolazione delle emozioni.
La CFT è quindi un prezioso punto di vista, che permette di condurre la psicoterapia cognitivo-comportamentale in modo più completo e profondo.